Orizzonte tremulo

Riclassificare i nostri desideri e pretendere un po' più di serietà e meno inganni, almeno da noi stessi.

Potremmo fare questo nei prossimi lunghi e bui tempi di crisi.

Senza buttare via ore preziose in lamenti vani e tristemente auto-referenziali.

Si tratta di un giocattolo rotto, ma nessuno ha detto che smetteremo, per sempre, di giocare.

Avremo del tempo per capire che siamo fatti anche per NON consumare ma per dedicare energie a NON attività e a NON economie.

E non sarà semplice, specie per uno stakanovista del sorriso come me.

Ipovedente

Vedere cose che non ci sono
provare emozioni mai descritte
e stringere a sè le briciole di un
mondo che scappa

Da soli ma in compagnia dei
nostri beneamati fantasmi
le vittime
presunte della realtà

Lentus in umbra

Decidere di rallentare e

guardarsi intorno furtivi,

così, senza una ragione apparente.

Attendere un segnale ulteriore

mentre aumenta il palpitio di un cuore

dai tanti attributi fuorchè la leggerezza.

E spingersi nel bosco per ri-trovare

quelle tracce di noi perse nel caos di

questa vulcanica sensuale esistenza.

Un po' alla volta

come quando si versa

un liquido in una bottiglia utilizzando

l'imbuto.

Verso la cima

Come le nuvole, spinte dal vento,

senza casa, pronte a scendere giù

o a rituffarsi nel nulla azzurro.

Siamo viandanti in questo cielo grande,

grande più del pensiero e cerchiamo

come il cane fedele

le impronte

di chi ci ama.